C'è qualcosa che mi commuove, nell'idea del
Bloomsbury Group. È da quando ho iniziato a studiare Orlando che ci penso - che cerco di immaginare, di capire come sia possibile che qualcosa del genere sia nato nei primi anni del novecento. A ridosso del Vittorianesimo più pesante - subito dopo la condanna a Wilde, quando quasi non si era ancora
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